Giuseppe Collu, mezzo secolo al Forte tra star di Hollywood e della musica: «I peggiori? I politici»
A 72 anni il maître di Pula si racconta: gli aneddoti su Sophia Loren e la Regina Elisabetta. In pensione dal 2019, lavora ancora: «Amo questo mestiere»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dice che il Forte Village è stato il grande amore della sua vita. Un legame così forte che neppure l’età della pensione è riuscito a spezzare: ecco perché, a 72 anni, Giuseppe Collu, il maître di Pula con esperienza negli hotel più lussuosi del mondo, continua a garantire al resort di Santa Margherita tutta la sua arte per la cura dei clienti più esclusivi.
Per mettere insieme tutti i nomi di cantanti, attori, politici e uomini d’affari e potenti della terra conosciuti nei suoi 53 anni di lavoro al Forte, servirebbero tutte le pagine di un taccuino, le foto collezionate però – fatta eccezione di quella con l’amico Luciano Pavarotti – non sono numerose perché “gli ospiti non si disturbano mai”. Cantanti del calibro di Sting, Madonna, Paul Mc Cartney, George Harrison, i Rolling Stones, attori di Hollywood come Dustin Hoffman, Kevin Kostner, e mostri sacri del Cinema di casa nostra come Sophia Loren e Marcello Mastroianni: il libro dei ricordi del maître di Pula, è un red carpet senza fine.
«Ho iniziato a 14 anni come lavapiatti a Is Morus, il primo albergo di Pula – racconta Giuseppe Collu -, l’incontro che mi ha cambiato la vita è avvenuto poco dopo a Londra, quando ho conosciuto il figlio di Charles Forte, che mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto entrare a far parte del gruppo di famiglia, che possedeva hotel in tutto il mondo, e soprattutto quello aperto da poco a Santa Margherita, a due passi da casa mia. D’estate lavoravo in Sardegna, d’inverno mi spostavo nelle altre strutture del gruppo Forte, in Spagna o alle Barbados, dove ho conosciuto i vip provenienti da tutto il mondo».
Come la Regina Elisabetta, della quale Collu ha un preciso ricordo: «Tutto l’albergo era in subbuglio per il suo arrivo ai Caraibi, ricordo che eravamo preoccupati per il menù, non accadeva tutti i giorni di poter ospitare la regina d’Inghilterra. Elisabetta, invece, mi stupì per i suoi gusti semplici: volle solamente una fettina di pollo cotto alla griglia e un’insalata». Bella come sempre e solo lei è stata, vestita di tutto punto per partecipare a una serata di gala: l’incontro con l’eterna Sophia Loren è impresso nella mente di Giuseppe Collu da decenni: «E chi se lo dimentica quel giorno, la vidi scendere da un taxi davanti al Ritz di Madrid, pioveva e si bagnò il vestito. Lo presi in consegna e glielo riportai asciutto e stirato dopo mezz’ora: apprezzò molto il servizio, e fu molto gentile».
Ma come è logico che sia, una carriera così lunga – impreziosita due volte con il premio di maître italiano dell’anno dal prestigioso “Food and Travel magazine”, e trascorsa ad accontentare i clienti più esigenti provenienti da tutto il mondo – non può essere costellata solo di incontri lieti: il “lei non sa chi sono io”, è un ospite immancabile ad ogni latitudine. «Niente nomi, per carità – premette Giuseppe Collu -, ma devo dire che i peggiori sono sempre stati i politici, certo, non si può fare di tutta l’erba un fascio, ma ce ne sono stati diversi che non sono stati proprio il massimo dell’educazione». Ma perché, nonostante sia in pensione dal 2019, e potrebbe godersi il meritato riposo, Giuseppe Collu continua a lavorare? «Vado al Forte la sera, e mi prendo cura solo di alcuni clienti – chiarisce -, sono legato a Lorenzo Giannuzzi, direttore generale del resort, da un’amicizia fraterna, lo faccio per lui, ma anche per l’amore che da sempre nutro per questo mestiere».