«Ai lavoratori della miniera di Silius in servizio momentaneamente nella Laveria di Assemini è stato impedito l'ingresso a lavoro: è successo stamattina per input di Igea che ha contravvenuto alle disposizioni della Regione».

Lo denunciano le segreterie territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil che chiedono «un intervento urgente e definitivo per risolvere una situazione che esaspera i lavoratori e rischia di provocare problemi di ordine pubblico». «L'impegno preso nel corso della riunione in assessorato aveva portato alla fine dell'occupazione dei pozzi di Silius - osservano i sindacati - Quanto accaduto stamattina è inaccettabile».

Solo sei giorni fa infatti si era conclusa con un accordo, mediato dalla Regione, l'occupazione dei due pozzi nella miniera di Genna Tres Montis da parte di un gruppo di lavoratori preoccupati per il proprio futuro. Una clamorosa protesta dopo che non era stata pagata l'ultima mensilità e Igea aveva disposto il trasferimento di parte dei minatori a Lula.

Oggi un nuovo colpo di scena. «L'arroganza degli amministratori di società pubbliche come Igea non può essere tollerata ed è inaccettabile che la Regione non eserciti il suo ruolo fino in fondo, anche quando vengono portate avanti azioni che trasgrediscono esplicitamente precise direttive degli assessorati competenti», scrivono la Cgil Sardegna e la Camera del Lavoro Metropolitana di Cagliari.

 «L'ultimo atto è quello dell'amministratore di Igea che stamattina ha disposto la chiusura dei cancelli della Laveria di Assemini impedendo l'ingresso al lavoro ai minatori di Silius che da lunedì, secondo le direttive dell'assessorato all'Industria, stavano regolarmente operando nel sito», dicono Fausto Durante e Simona Fanzecco, segretari della Cgil regionale e di Cagliari.

(Unioneonline/D)

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