Dieci anni di educazione stradale, e circa 2500 gli alunni che negli anni hanno frequentato il corso, impartito nelle scuole elementari del Parteolla e Basso Campidano, e non solo.

Rispetto della segnaletica e controllo del traffico sono solo alcuni degli argomenti trattati durante il ciclo di lezioni, quest'anno denominato Sèbas (Sicurezza è Buone Azioni Stradali), messi in pratica nella palestra comunale di Serdiana. Circa 120 i piccoli automobilisti, ma anche pedoni e ciclisti (delle elementari di Serdiana, Soleminis e Dolianova) che, alternandosi in gruppi, si sono cimentati nel percorso tracciato che riproduceva l'usuale viabilità cittadina.

All'iniziativa, che negli anni ha visto lavorare in sinergia i diversi Comandi, in relazione alla sicurezza tra i più giovani, i Comuni e le Scuole, hanno aderito: l'Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Campidano (che comprende: Serdiana, Dolianova, Donori, Barrali, Soleminis e Settimo San Pietro); la Polizia Locale delle diverse Unioni: del Parteolla, del Sarrabus, del Gerrei, ma anche dei Comuni di Sinnai, Quartucciu, Selargius, Siliqua, di Assemini, Maracalagonis, Serramanna, Monserrato, Cagliari, Sestu, San Gavino e Monastir, il dirigente dell'Istituto Comprensivo di Dolianova, Paolo Porcu.

"Le regole esistono non per sanzionare ma per essere rispettate, è questo il messaggio che vogliamo trasmettere", spiega Michelangelo Sotgiu, comandante della Polizia Locale del Parteolla e Basso Campidano, "in questi dieci anni, circa 2500 bambini hanno avuto la possibilità di fare una esperienza di educazione stradale, grazie anche alla sensibilità degli amministratori locali, di esperti, del personale del Comando, e degli insegnanti. L'educazione stradale nelle scuole è uno strumento educativo in modo che le regole vengano interiorizzate, fatte proprie, non somministrate all'occorrenza". I giovani, seguiti dal docente e dagli agenti hanno percorso le vie tracciate a terra facendo ben attenzione alla segnaletica, orizzontale e verticale, e al corretto comportamento stradale.
© Riproduzione riservata