Chiusa l'indagine sulla duplice uccisione degli allevatori Massimiliano e Davide Mirabello, 35 e 40 anni, scomparsi da Dolianova il 9 febbraio dello scorso anno e fatti ritrovare morti nelle campagne della cittadina un mese più tardi.

Il pubblico ministero Gaetano Porcu ha contestato l'omicidio volontario in concorso all'allevatore Joselito Marras (53) e al figlio Michael (28), sospettati di aver ucciso entrambi per liti legati a questione di pascoli e inimicizie personali. Pochi giorni dopo aver ricevuto la complessa consulenza sull'autopsia eseguita sui resti dei due fratelli uccisi, il pm ha dunque notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari senza contestare l'aggravante della premeditazione. Nell'avviso è contestato anche il reato di favoreggiamento a Stefano Mura, 43 anni di Dolianova, accusato di aver consegnato ai carabinieri un coltello diverso da quello che avrebbe trovato il giorno del delitto nelle campagne del paese.

L'autopsia aveva accertato che Davide Mirabello era morto sul colpo per una fucilata al viso, mentre il fratello Massimiliano aveva subito la frattura del cranio e potrebbe essere stato gettato tra la macchia mediterranea, dove poi entrambi sono stati ritrovati, quando ancora era vivo ma privo di conoscenza. Una volta arrestato, Joselito Marras ha confessato agli inquirenti il duplice omicidio e ha fatto ritrovare i corpi, scagionando però il figlio: la Procura, invece, ritiene che entrambi abbiano ucciso e dunque ha deciso di chiudere l'inchiesta contestando il duplice omicidio volontario in concorso.
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