Il valore delle ruberie è anche modesto, ma ad accrescerne il peso è il particolare contesto in cui si mettono a segno: il cimitero e le tombe dove riposano i cari estinti.

Furti in aumento al camposanto di Nuraminis, dove dai loculi spariscono in numero sempre crescente composizioni di fiori, arredi e suppellettili funerarie.

Tutto ciò nonostante i cartelli ai cancelli che avvertono che "l'area è video è videosorvegliata".

Le telecamere ci sono pure ma, fanno sapere dal Comune, "sono fuori uso per un problema tecnico".

"Ormai ho perso il conto dei mazzi di fiori e degli oggetti portati via dalla tomba di mio padre", si sfoga una donna, che preferisce mantenere l'anonimato.

La voce dei furti in cimitero corre di bocca in bocca e di tomba in tomba e gli sfoghi che parlano di profanazione di tombe diventano un coro sdegnato.

Fiori e altro cambiano proprietario, e tomba, e nel cimitero sguarnito di controlli dopo l'installazione dell'apertura automatica dei cancelli, aumentano le possibilità di rubare e farla franca.
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