«Ciao Lisa, anima fragile e sensibile. Adesso forse sarai felice». La ricorda così chi la conosceva e mai avrebbe immaginato che sarebbe morta su un monopattino a soli 31 anni tra Muravera e Villaputzu. Questo pomeriggio nella chiesa Maria Vergine di Nazareth e San Giovanni Paolo II di Muravera l’ultimo saluto.

«Pochi giorni fa – ricorda Don Emilio Manca – abbiamo passato assieme una mezza mattinata. L’ascoltavo e lei si faceva voler bene. Il discorso era negativo, drammatico, disperato. Dopo cinque minuti però cambiava atteggiamento».

Lisa Lussu, originaria di Villaputzu, da alcuni anni risiedeva a Muravera dove era stata affidata ai servizi sociali. «Mi ripeteva spesso – racconta il sacerdote – che nessuno l’accettava ma che lei voleva sentirsi utile. Mi diceva anche che pensava di farsi suora o di fare la volontaria». Proprio come volontaria ultimamente dava una mano all’associazione Domu Mia di Muravera.

Un trascorso complicato, quello di Lisa. Sino all’epilogo, nel tratto buio della ex 125 alle porte di Villaputzu. Qui la sera del 29 dicembre mentre si muoveva su un monopattino è stata travolta da un Suv. Sulla dinamica dell’incidente stanno ancora lavorando le forze dell’ordine.

© Riproduzione riservata