Nel cielo sono volati anche i palloncini bianchi per salutare Gabriele Loi, l'aiuto cuoco di Maracalagonis annegato martedì pomeriggio nel mare di Villasimius.  

Ai funerali del giovane, che aveva appena 26 anni, sono arrivati in tanti, ragazzi, i suoi amici, quelli dei genitori che si sono stretti ai familiari devastati dal dolore.

Il corteo è arrivato al cimitero sotto una leggera pioggia, una marea di ombrelli, tanta commozione. Le parole del celebrante il rito funebre sono echeggiate nella chiesa parrocchiale di Maracalagonis, con tanta gente che ha partecipato al rito dalla piazza, nonostante la pioggia.

Tantissima gente si è stretta ai genitori del ragazzo, qualche parola di conforto, tante lacrime e poi, tutti assieme, al cimitero per la tumulazione della salma.

Un sogno spezzato troppo presto: Gabriele appena si è diplomato all'Alberghiero di Monserrato non ha esitato a fare esperienza anche fra alberghi del nord Italia e della Francia. «Era innamorato di questo lavoro – ha raccontato il padre – : io l'ho sempre assecondato e continuerò a fare il cuoco anche in suo ricordo».

 Gabriele Loi era nato a Cagliari, ma abitava con la famiglia a Maracalagonis. Dal 7 maggio lavorava come aiuto cuoco in un resort di Villasimius assieme al padre cuoco.

Il giovane è entrato in acqua per un bagno, prima di iniziare il turno serale nel residence. A notarlo in difficoltà sono stati gli amici, che si sono lanciati in acqua senza riuscire a raggiungerlo. Sono stati alcuni turisti tedeschi a raggiungerlo ed a portarlo in spiaggia.

Inutili tutti i successivi tentativi di soccorso.

Una tragedia ed ora una famiglia devastata dal dolore che per tre giorni ha vegliato Gabriele nell'obitorio del cimitero di Sinnai, sino al funerale di questo pomeriggio. 

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