Si è chiuso definitivamente il cancello verde della scuola materna Giuseppe Orrù.

Un ultimo giorno di scuola quello di ieri, avvolto dalla tristezza, dalle lacrime che genitori e dipendenti hanno cercato di trattenere inutilmente. Dopo un secolo, il primo asilo isilese chiude le porte lasciandosi alle spalle una lunga storia fatta di bambini: quei bambini che il benefattore Giuseppe Orrù mise al centro della propria opera.

I più poveri, che meritavano come gli altri di ricevere accoglienza ed istruzione. L'asilo, in cento anni di vita, ha fatto proprio questo: ha accolto e istruito tutti i bambini isilesi e non solo. Affidato prima alle suore di San Vincenzo de Paoli e poi, da trent'anni a questa parte, alle Giuseppine. "È doloroso", dice suor Luisanna, al secolo Sebastiana Brau, da trent'anni a Isili e all'asilo: "Siamo cresciute assieme ai bambini, affidiamo tutto al Signore".

L'ANNUNCIO - Un giorno, quello di ieri, che sembrava non dover arrivare, nonostante già da mesi il consiglio d'amministrazione della scuola avesse annunciato la chiusura. "Possiamo dire di aver fatto di tutto", ha commentato Silvia Casadio, ex insegnante e presidente: "Ma oggi una scuola paritaria come questa non può sopravvivere: ci vogliono troppi soldi". E proprio l'accumularsi dei debiti ha segnato nel tempo la fine dell'asilo: "Una struttura come questa - spiega ancora la presidente - non può reggersi da sola: ha bisogno di altri sostegni".

Così la scuola di Isili ha seguito il destino che ha colpito tante altre paritarie dell'Isola.

IL FUTURO DEI DIPENDENTI - Punto interrogativo sul futuro dei dieci dipendenti: "Profonda tristezza", queste le sole parole di Stefania Lecis, la segretaria che per 15 anni si è occupata della parte amministrativa dell'asilo. "Lavoro qui solo da un anno - ha detto Antonella Demuro - ma ho preso subito a cuore i valori e la storia di questa scuola". Ed è una storia che finisce, quella dell'asilo delle suore che ha resistito nel tempo a tante difficoltà, critiche, attacchi spesso ingiustificati.

Ma le famiglie hanno sempre accordato la loro fiducia. E così generazioni e generazioni di bambini si sono succedute in questo stabile che ora resterà chiuso, immortalato nelle scene dell'ultima recita, un cortometraggio registrato proprio negli spazi interni ed esterni dell'asilo. Forse per fermare il tempo e credere che ancora tutto vive.
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