Festa “Nodia" ha regalato a Quartucciu una serata indimenticabile, dimostrando come il folklore possa essere un ponte tra i popoli, capace di valorizzare le diversità e di promuovere l'amicizia. L’evento ha visto la partecipazione di gruppi provenienti da Bulgaria, Colombia, Grecia, Italia e Spagna. Questa tappa del festival, fortemente desiderata dagli organizzatori locali, ha portato un'onda di colori, suoni e danze nella cittadina alle porte di Cagliari, incantando il pubblico e celebrando la ricchezza delle tradizioni culturali. La manifestazione è iniziata con una sfilata partita dal Parco Sergio Atzeni, che ha condotto gli spettatori al teatro Olata.

L'evento è stato un'occasione unica per mettere a confronto le tradizioni folkloristiche locali con quelle internazionali, suscitando curiosità e apprezzamento tra i presenti. La presidente del gruppo Folk Campidano, Gessica, ha sottolineato l'importanza della manifestazione: «L'assessorato alla cultura ha mostrato negli anni particolare sensibilità nella valorizzazione delle tradizioni locali e del folklore. Per la nostra associazione, aderire al Festival è stato fondamentale, poiché ci consente di condurre la cittadinanza in uno straordinario viaggio nel mondo delle tradizioni».

L'evento ha messo in luce l'importanza del folklore come strumento di dialogo interculturale e di rafforzamento dell'identità comunitaria. Gli spettatori hanno potuto ammirare i vari gruppi esibirsi in danze tradizionali, indossare abiti tipici e suonare musiche che raccontano storie di terre lontane «Il Festival ci permette di camminare per il mondo e mettere a confronto le tradizioni, un viaggio nel passato che ci porta al nostro presente», ha aggiunto l'assessora alla Cultura, Elisabetta Contini. «È un momento di confronto e amicizia. Ogni gruppo ci ha raccontato attraverso le musiche, i balli e gli abiti tradizionali non solo il nostro patrimonio identitario, ma ci ha fatto conoscere anche quello delle altre realtà internazionali».

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