Gli uomini della Forestale di Escalaplano e San Nicolò Gerrei, in collaborazione con il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale, hanno arrestato un 40enne di Escalaplano, P.F., per aver appiccato l'incendio in un bosco.

L'inchiesta parte dalla scorsa estate, quando una lunga serie di tentativi di incendi boschivi dolosi hanno colpito il territorio comunale di Escalaplano e Ballao: tentativi non andati a buon fine per l'intervento di passanti e grazie alla squadra antincendi regionale.

Al termine di una complessa indagine gli investigatori del Corpo Forestale sono riusciti a risalire alle responsabilità del 40enne, incensurato. Lui stesso, la sera del 13 luglio, si era recato presso la Stazione Forestale denunciando un episodio avvenuto nel pomeriggio: "Mi sono fermato per chiedere soccorsi a causa di un principio di incendio e nel frattempo sono arrivati due sconosciuti che mi hanno accusato di averlo appiccato, mi hanno costretto a spegnerlo e mi hanno persino picchiato, lasciandomi a terra dopo aver rubato anche il telefonino".

Una versione subito apparsa inverosimile agli inquirenti, ma che è stata utile per metterli sulle tracce del piromane. F.P., infatti, era stato scoperto e ha cercato di mettersi al sicuro con questa bizzarra testimonianza. Grazie ad altre testimonianze, alle intercettazioni e alle perquisizioni gli investigatori hanno accertato che era proprio il 40enne ad appiccare gli incendi.

L'uomo, messo alle strette, ha confessato, ammettendo le sue responsabilità nell'innesco di diversi incendi durante le estati 2018 e 2019: "Colpa dell'alcol e degli psicofarmaci di cui faccio uso", ha detto. Ora è agli arresti domiciliari.

(Unioneonline/L)
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