Il pullman non si ferma a Dolianova, a pagare per il disservizio sarà l'autista.

Lo ha annunciato la dirigenza Arst in risposta alle polemiche del Comitato pendolari che, pochi giorni fa, aveva segnalato all'azienda il mancato rispetto del percorso previsto dal pullman delle 7.15 sul quale viaggiano soprattutto studenti diretti a Cagliari.

I ragazzi aspettavano il bus nelle cinque tradizionali fermate del centro, gran parte di loro alla fine sono stati costretti a saltare la scuola.

Per motivi ancora poco chiari il pullman ha saltato tre delle fermate previste dal percorso.

"Per il disservizio è stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti del conducente responsabile", ha dichiarato, in una nota scritta, il direttore centrale Carlo Poledrini.

Non è certo la risposta che si attendevano gli studenti, i quali, sì, se la sono presa per l'inconveniente ma non si sentono più tranquilli se a farne le spese sarà l'autista.

LA LETTERA - Ed ecco che, dopo le proteste e i malumori per il viaggio a vuoto, i pendolari chiedono alla direzione Arst di annullare sanzioni o punizioni a carico dell'autista che ha saltato le fermate.

"Non sappiamo chi sia l'autista in questione ma, a meno che all'azienda non risultino altre segnalazioni abitudinarie sul lavoro di questa persona, desideriamo che non venga attivato a suo carico nessun procedimento disciplinare", dice Elisabetta Caredda, responsabile del Comitato degli utenti, che assolve il conducente ("il giorno forse ha avuto davvero difficoltà sul percorso") e precisa i motivi per i quali si batte l'associazione dei pendolari: "Quando segnaliamo problemi, lo facciamo con l'obiettivo di mettere all'attenzione dell'azienda le criticità che vanno sapute cogliere con spirito pacato e costruttivo, senza penalizzare un dipendente".

LA DIFESA - Si fa sentire anche il sindacato.

"L'episodio - dice la segretaria della Filt territoriale Massimiliana Tocco - si inserisce in un contesto più ampio, che mette in rilievo una situazione critica più volte denunciata dal sindacato, cioè il verificarsi di una serie di disservizi dovuti a un parco autobus ormai vetusto".

A rimetterci è sempre il singolo lavoratore.

"Solo in questi ultimi mesi siamo riusciti ad avviare una seria discussione con il nuovo amministratore nella quale abbiamo messo in evidenza l'esigenza di fornire un servizio adeguato ed efficiente ai cittadini".

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