Fede e tradizioni popolari. Dolianova si prepara a rendere omaggio a San Sebastiano, il soldato dell’impero romano condannato a morte da Diocleziano per essersi convertito al cristianesimo. In programma due giorni di festeggiamenti civili e religiosi: si parte domani, alle 20.00, con la benedizione e l’accensione di un grande falò nel piazzale della chiesetta seicentesca intitolata al Santo a cui farà seguito un momento conviviale che riunirà la comunità dolianovese.

La festa proseguirà sabato con le celebrazioni religiose: alle 10.30, messa solenne nella Cattedrale di San Pantaleo. Nel pomeriggio, alle 17.30, la processione per le vie del centro storico accompagnata dalla Confraternita del Rosario, dai suonatori di launeddas e del gruppo folk “Città di Dolianova”.

L’accensione dei falò di San Sebastiano è una tradizione molto antica presente soprattutto nella Sardegna meridionale dove è radicato il culto per il martire guerriero. Con la festa di gennaio si svolge la prima celebrazione liturgica in onore del Santo. Un’altra si terrà nel mese di agosto in occasione dei festeggiamenti per San Biagio e San Sebastiano, rispettivamente patrono e compatrono di Sicci, il villaggio che nel 1905 si unì a San Pantaleo dando origine a Dolianova.

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