Era sopravvissuto al viaggio in barcone quando ancora era nel ventre della madre Nina, una ragazza del Mali. Nato a Cagliari prematuro e con una salute non eccellente, era riuscito comunque a sopravvivere.

Per poi morire soffocato da un cucchiaio di cereali che non è riuscito a deglutire.

Oggi pomeriggio, al cimitero di Villasor, il rito funebre musulmano per il piccolo Boubakar Keita, che aveva appena 18 mesi.

La cerimonia (foto Luigi Almiento)
La cerimonia (foto Luigi Almiento)
La cerimonia (foto Luigi Almiento)

Un centinaio di abitanti del paese hanno partecipato alla funzione religiosa per la quale l'Imam di Cagliari, Mehrez Triki, tunisino, ha scelto la Surat Afatiha. È una preghiera assimilabile al "Padre nostro".

La cooperativa che gestisce il centro di accoglienza di Villasor ha tentato di consentire al padre del piccolo, che è ancora nel Mali, di partecipare al funerale, ma la burocrazia del suo Paese l'ha impedito.

Grande la commozione dei cittadini di Villasor. Al rito funebre era presente anche il sindaco Massimo Pinna.

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