Prima vittoria dei pescatori di Giliacquas contro il Comune: il Tar ha sospeso l'ordinanza di demolizione delle baracche e fissato l'udienza tra un anno. Giuseppe "Sampei" Lusso e Mario Costa avevano deciso di opporsi alla linea scelta dall'amministrazione di Tonio Ena. Il Tribunale amministrativo ha sospeso tutti gli atti del comune contestati dai pescatori, "considerato che l'attività lavorativa dei ricorrenti si protrae ormai da molti anni e che dall'interruzione deriverebbe, pertanto, il danno grave e irreparabile lamentato dagli stessi".

LA SENTENZA - Il loro diritto alla pesca è stato messo davanti ai progetti del Comune che ora potrà scegliere se continuare con la linea dura oppure cercare una mediazione. In ogni caso per un anno dovrà lasciare le cose come stanno.

I pescatori hanno chiesto e ottenuto la sospensione dell' ordinanza del 2 marzo che imponeva loro la demolizione delle baracche sistemate sul piazzale di Giliacquas.

LA DISPUTA - Il comune aveva ordinato ai pescatori di demolire le baracche ma in loro difesa era intervenuta anche la famiglia Asquer, proprietaria dell'area, perché, a prescindere dagli abusivi, esiste un regolare rapporto per la concessione dello spazio ai pescatori.

IN CONSIGLIO - L'opposizione in consiglio comunale aveva proposto di trovare un accordo, ma la Giunta di Tonio Ena ha deciso di tirare dritto.

"Il Tar ha messo al primo posto il nostro lavoro", commenta soddisfatto il pescatore Giuseppe Lusso.
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