C’è paura a Nora per l’area archeologica, teatro di sempre più frequenti allagamenti.

Per la salvaguardia del sito, e in particolare delle terme romane, «dall’erosione costiera sarà necessario un intervento di contrasto, così da evitare che le rovine vengano definitivamente compromesse dai ripetuti e frequenti fenomeni, causati anche dall'innalzamento del livello del mare». Lo ha detto l'assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, che nei giorni scorsi ha partecipato ad un primo incontro tecnico, promosso dal direttore della Conservatoria delle Coste, Giampiero Sanna. Presenti anche il sindaco di Pula, Walter Cabasino, e il soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, Monica Stochino.

«Abbiamo concordato sulla necessità di un intervento coraggioso, ma soprattutto definitivo - ha aggiunto l’assessore Porcu -. Pur dovendo bilanciare la tutela del patrimonio archeologico con quella del paesaggio e dell’ambiente, è assolutamente necessario salvare un bene unico come l’insediamento archeologico di Nora».

Nel corso degli anni, sul tema dell’erosione costiera, «la Giunta regionale ha stanziato importanti risorse e ha previsto anche una nuova misura, come la costituzione di un fondo di rotazione destinato ai Comuni per la progettazione di interventi finanziabili, poi, con fondi comunitari. L'unità d’intenti manifestata da tutte le Amministrazioni che hanno partecipato all'incontro fa ben sperare. Ora, spetterà agli uffici valutare quale sia l'intervento più opportuno, che intendiamo sostenere sia tecnicamente che finanziariamente», ha concluso Porcu.

(Unioneonline/v.f.)

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