A Siliqua sono le otto del mattino, quando, a causa delle forti piogge, il rio Forrus esonda, lasciando isolato un intero quartiere. L'allarme è immediato: le squadre dei volontari della protezione civile Pan e Gea vengono prontamente attivate.

Nel secondo piano del Municipio si riunisce il COC, per gestire l'emergenza. Intorno al fiume inizia l'evacuazione delle case, ormai allagate, e gli abitanti vengono portati nelle zone sicure di Mattixedda e Sant'Anna.

Nella zona del Campo sportivo, un ferito viene soccorso dai volontari del 118 dell'associazione San Marco che, dopo le prime cure, provvedono al trasporto in ospedale.

Le brutte notizie non sono finite: una persona risulta dispersa nella periferia del paese. Iniziano le ricerche tra il fiume e il tratto di bosco poco distante, ultimo luogo dove era stata segnalata la sua presenza. Dopo qualche ora di perlustrazione viene ritrovato, è salvo, ma bisogna accompagnarlo in ospedale. Purtroppo i soccorsi con l'ambulanza risultano impossibili, per via delle strade allagate. Si decide di intervenire con i fuoristrada dei volontari, che, dopo aver stabilizzato il ferito, provvedono al trasferimento nel piazzale dove attendono i paramedici.

Un momento dell'esercitazione (foto L'Unione Sarda - Cucca)
Un momento dell'esercitazione (foto L'Unione Sarda - Cucca)
Un momento dell'esercitazione (foto L'Unione Sarda - Cucca)

Fortunatamente è solo una simulazione, oggi è una bella e tranquilla giornata di sole. Annunciata nei giorni scorsi, e presentata durante un'assemblea pubblica, si è svolta oggi l'esercitazione della protezione civile per il rischio esondazione del rio Forrus.

Sul campo una decina di mezzi e almeno cinquanta persone, tra volontari del Pan e Gea, San Marco, carabinieri, amministratori e impiegati comunali. Un test che ha permesso di verificare, e perfezionare, il coordinamento tra istituzioni e associazioni di protezione civile. Il paese, purtroppo, non è nuovo a questo tipo di emergenze, diverse volte, infatti, si sono verificati casi di esondazioni e allagamenti, l'ultima di particolare rilievo è accaduta nel 2013, in seguito al devastante ciclone Cleopatra.
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