Seduta al primo banco, Annunziata Murgia – novant’anni compiuti lo scorso 22 dicembre – è pronta per una nuova lezione. Mancano poche settimane all’esame di licenza media, un sogno coltivato a lungo e ora finalmente raggiungibile grazie ai corsi serali seguiti al Centro provinciale per l’istruzione degli adulti di Dolianova. Dopo una vita intensa fatta di lavoro, famiglia e sacrifici, Annunziata oggi passa il tempo tra libri e quaderni. Il traguardo è vicino grazie a forza di volontà e tenacia. E a una grande curiosità che non è mai venuta venute meno col passare del tempo. «La scuola mi aiuta ad andare avanti nonostante qualche problema di salute – dice sorridente – da poco ho subito la frattura del femore, un trauma che mi ha creato molti problemi. Non posso più andare in bicicletta. E pensare che fino a due anni fa facevo sei chilometri al giorno. Ora faccio più fatica a camminare ma di certo non sto ferma. Non ho voluto neanche le stampelle: mi aiuto col carrellino per la spesa e vado dappertutto. Venire a scuola mi distrae. Le insegnanti sono bravissime, persone speciali perché mi danno forza ed entusiasmo».

L’impegno

Anche nei momenti difficili, Annunziata si è sempre rimboccata le maniche. L’idea di iscriversi a scuola le era già balenata qualche anno fa dopo un incontro con alcuni docenti del Cpia. Si era convinta ma poi, dopo le prime lezioni, non era riuscita ad integrarsi in una classe composta di soli giovani. Quest’anno, dopo una chiacchierata con due delle sue insegnanti, Valentina Deiana e Marina Pilia, ci ha voluto riprovare. È andata bene: la classe è accogliente e il clima piacevolissimo. Settimana dopo settimana ha seguito le lezioni con grande interesse e profitto.

Le materie

«Adora la grammatica e ha una grande passione per la politica: le discussioni con lei sono sempre animate e costruttive – dice Marina Pilia, insegnante di lettere – è lei l’anima delle lezioni, condivide i ricordi della sua vita con tutta la classe, composta da alunni dai 16 anni in su. Il racconto delle sue esperienze permette agli altri di capire difficoltà e ostacoli da affrontare, proprio come ha fatto lei». La sua materia preferita, non a caso, è la storia: «Mi piace tantissimo, mi ha sempre affascinato forse perché una parte di quella che si insegna l’ho vissuta direttamente. Ho sempre avuto una memoria di ferro, anche ora ricordo tutto il periodo della guerra. E lo racconto ai giovani». Una grande risorsa per i suoi compagni di classe che le riservano tante attenzioni: a turno, Dimitri ed Eduardo la riaccompagnano a casa a fine lezione e la fanno sentire al sicuro. Annunziata rimpiange di non aver potuto studiare da giovane: «Ho capito cosa mi sono persa quando ho iniziato a frequentare questa scuola. Ero in terza elementare quando è scoppiata la guerra – ricorda – e una volta finita a Dolianova c’era solo la possibilità di seguire i corsi dell’avviamento professionale dove non ti insegnavano le materie di base. Lì però ho imparato a disegnare, a tagliare e cucire. Questo mi è servito per il mio lavoro: ho fatto la sarta per 25 anni». Con disappunto ricorda che alle donne non era permesso studiare, se non in rari casi. Non solo, viaggiare era impensabile. «Le scuole medie erano a Sinnai e lì andavano solo gli uomini. Però non mi sono arresa e ho imparato tante cose leggendo. Non ho mai rinunciato ad informarmi su tutto quello che mi incuriosiva». Ride, Annunziata, quando pensa che, dopo tante peripezie, è ancora qui, pronta ad affrontare la prova d’esame e festeggiare la sua licenza media con insegnanti e compagni.

Carla Zizi

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