Scorrimento delle graduatorie degli infermieri, stabilizzazioni, destinazione nei pronto soccorso dei soli medici specializzati in emergenza-urgenza, competenze in deroga ai direttori generali delle Asl in attesa degli atti aziendali, e poi l'applicazione (come all'inizio dell'emergenza) del “piano per l'attivazione modulata e progressiva dei posti letto per l'assistenza ai pazienti Covid”.

Sono solo alcune delle proposte lanciate dai consiglieri regionali dell'opposizione dopo i sopralluoghi di ieri nei Pronto soccorso di 12 ospedali a Sassari, Cagliari, Ozieri, San Gavino, Lanusei, Nuoro, Isili, Olbia, Ghilarza, Oristano, Sorgono e Tempio.

Al termine dell'approvazione della Finanziaria - hanno annunciato i consiglieri di LeU Daniele Cocco ed Eugenio Lai - i rappresentanti della minoranza avranno un incontro con il ministro della Salute, Roberto Speranza, in occasione del quale chiederanno l'invio di ispettori.

Illustrando gli esiti dei sopralluoghi - a Cagliari ha partecipato anche la presidente della commissione Lavoro alla Camera, Romina Mura (Pd) - oggi i consiglieri di Pd, Progressisti, LeU e M5s hanno spiegato che "la pandemia ha messo a nudo la pesantissima incapacità di programmazione ordinaria e gestione dell'emergenza da parte della Giunta Solinas". In particolare, hanno parlato di "spazi di cura sottratti alla sanità ordinaria negli ospedali più importanti per poter prendere in carico pazienti Covid a causa di carenze di posti negli ospedali Covid. I Pronto soccorso sono stati trasformati in hub covid, per esempio nel Sud Sardegna, dove risulta chiuso il pronto soccorso Covid del SS. Trinità di Cagliari". In pratica, hanno aggiunto, "la sanità territoriale è stata di fatto sospesa con la conseguente concentrazione di tutta la domanda di cura presso i due unici ospedali del Sud Sardegna, il Brotzu e il Policlinico universitario di Cagliari che hanno dovuto rallentare le attività ordinarie".

EMERGENZA SANGUE – Massimo Zedda (Progressisti) ha messo anche in evidenza "una crisi di disponibilità di sangue in tutta Italia, questo determina che non riusciamo più ad acquistare sangue per l'Isola perché non siamo autosufficienti: per esempio, al Brotzu ci hanno detto che hanno solo 40 sacche di sangue e per un trapianto ne servono 30. Stanno quindi definendo quali interventi rinviare per non esaurire la disponibilità". 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata