Oss precari dell’Asl 8, inizia lo sciopero della fame: «Ci siamo visti rubare il lavoro, è inaccettabile»
Dallo scorso 5 marzo in 26 sono accampati sotto il Consiglio regionale: la protesta si espandePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dallo scorso 5 marzo, 26 oss sono accampati sotto il Consiglio regionale a Cagliari, un gesto estremo perché esclusi dalla stabilizzazione prioritaria dell'Asl 8. Oggi, da parte di alcuni di loro, è iniziato lo sciopero della fame: un gesto estremo, dopo dieci notti trascorse all'aperto, per richiamare l'attenzione sulla gravità della loro situazione e per sottolineare come sia necessario un intervento urgente. La decisione era già stata anticipata negli scorsi giorni, ora è diventata realtà.
«Ogni giorno che passa senza una soluzione, la situazione diventa più tragica», è il grido d'allarme di Gianfranco Angioni, portavoce del comitato dei 26 oss. «Questo appello alla responsabilità politica è fondamentale, poiché le condizioni di questi operatori non sono confrontabili con altre realtà di precariato. Gli oss coinvolti non sono semplici candidati: sono già parte di una graduatoria prioritaria assunzionale dal 2023 espletata secondo la legge nazionale e regionale, meritano attenzione, rispetto e sostegno. Non è accettabile che qualcuno senza il loro diritto li sostituisca».
Angioni segnala come «la crisi sanitaria in corso e la carenza di queste figure all'interno degli ospedali ha reso evidente l'importanza delle figure come gli oss, essenziali e insostituibili nel sistema di assistenza». Per questo, prosegue il portavoce, «è giunto il momento che le istituzioni ascoltino le loro richieste e agiscano con tempestività, garantendo la stabilizzazione di chi si è visto rubare il lavoro e ha svolto il proprio dovere con professionalità e passione».
Gli operatori socio sanitari hanno rivolto un nuovo appello al governo regionale. «Il tempo scorre inesorabilmente e ogni ulteriore ritardo rischia di aggravare il dramma in maniera irreversibile», conclude Angioni. «Bisogna smetterla con le chiacchiere e trovare una soluzione a questa situazione critica e fornire risposte concrete ai 26 oss, non lasciandoli soli in questa battaglia».
(Unioneonline/r.sp.)