Sanità, Oss precari della Asl 8 pronti allo sciopero della fame. Desirè Manca: «Ce ne sono altri»
Gli operatori non sono stati ancora stabilizzati nonostante siano inseriti in una graduatoria che prevede la rapida assunzioneVideo di Stefano Fioretti
Senza soluzioni, la vertenza si inasprirà giorno dopo giorno: «Alcuni colleghi potrebbero iniziare già da oggi lo sciopero della fame e della sete». Lo dichiara Gianfranco Angioni, portavoce Usb dei 26 Oss precari operativi durante il periodo Covid e da una settimana accampati sotto il Consiglio regionale. Gli operatori in questione non sono stati ancora stabilizzati nonostante siano inseriti in una graduatoria primaria assunzionale.
Oggi una delegazione è stata ascoltata nelle commissioni Lavoro e Sanità riunite in forma congiunta. Sullo stesso tema, nei parlamentini interverranno tra poco anche gli assessori al Lavoro e alla Sanità, Desirè Manca e Armando Bartolazzi del Movimento Cinquestelle. Per i quali, tuttavia, il problema delle stabilizzazioni non può essere limitato al caso dei 26 Oss.
«Bisogna fare una ricognizione di tutti gli Oss che hanno lavorato durante la pandemia in tutta la Regione - ha spiegato a margine della seduta Desirè Manca - io sono assessora regionale, e credo che si debba trovare una soluzione per la stabilizzazione di tutti, non solo dei 26». Quanti sono? «I nostri uffici tecnici hanno più volte chiesto una stima da tutte le Asl - ha detto Bartolazzi - ci sono graduatorie ancora aperte. Ora, bisogna capire se gli Oss siano necessari in tutte le Asl, noi dobbiamo garantire tutti i posti in tutta la Sardegna, quindi dovrebbero essere anche disponibili a spostarsi».
Sui tempi: «Sono in corso dei commissariamenti, si dovrà rifare l’organizzazione delle strutture sanitarie. Gli Oss dipendono da quanti letti sono attivati. Sulla base di una ricognizione di questo tipo si dovrà definire tutto il personale». I tempi, insomma, si allungano. «Queste sono persone che hanno contribuito con il loro lavoro nel periodo peggiore per la sanità mondiale - osserva la presidente della commissione Lavoro Camilla Soru (Pd) - e che per la normativa nazionale hanno il diritto di essere stabilizzati».
Nel caso specifico, «in 26 sono rimasti fuori anche per scelte sbagliate della direzione generale della Asl che ha preferito dare precedenza alla graduatoria concorsuale. Ora siamo qui per ascoltarli». Camilla Soru si augura che «si possa fare qualcosa già nella prossima Finanziaria», posto che «non è il Consiglio regionale che fa le assunzioni nelle Asl, bisogna rivedere il piano del fabbisogno della Asl, e anche la capacità assunzionale della Asl 8 di Cagliari per comprendere i margini di intervento». In ogni caso, «queste persone hanno la priorità, lo dice una legge nazionale che chiede la loro stabilizzazione».