La cooperativa L'Arca chiede che vengano eseguiti i tamponi sugli ospiti delle strutture che gestisce e sui propri operatori. Richiesta messa oggi nero su bianco con una nota inviata all'Unità di crisi di Oristano, al direttore generale della Sanità Marcello Tidore e alla Protezione civile.

L'Arca gestisce a Sedilo la comunità integrata (22 gli anziani che ospitati), a Ghilarza sia la comunità integrata che la comunità alloggio per un totale di 35 anziani e sempre a Ghilarza, con 14 ospiti, la comunità psichiatrica ad alta intensità terapeutica. Case di riposo e comunità protetta sono state chiuse agli ingressi esterni ma questo non basta a far dormire sono tranquilli agli operatori.

Agnese Lampreu, presidente della cooperativa, spiega: "Abbiamo inoltrato la richiesta per l'esecuzione dei tamponi, manifestando la nostra preoccupazione per gli operatori e gli ospiti delle diverse strutture. Pur avendo attivato le procedure per evitare il contagio, fra le diverse strutture, ci sono infatti una sessantina di operatori, alcuni anche provenienti da zone in cui vi sono stati casi positivi".

Intanto sia la comunità alloggio integrata di Sedilo, sia l'analoga di Ghilarza che la comunità protetta della cittadina del Guilcier restano super blindate. "L'accesso è consentito ai soli operatori e medici di medicina generale. I fornitori devono essere in possesso dei dispositivi di protezione individuale", conclude Agnese Lampreu.
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