Sartiglia 2025, galoppa la polemica sul limite d'età
La soglia dei 65 anni sbarrerebbe le porte dell’edizione 2025 al veterano Enrichetto Fiori, ma consentirebbe la partecipazione di Pietro Putzulu(foto Guarna)
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Ruota tutto attorno al termine “adempimenti”. Sul limite dei 65 anni d’età, che sbarrerebbe le porte dell’edizione 2025 al veterano Enrichetto Fiori, ma consentirebbe la partecipazione di Pietro Putzulu (che accompagnerà il capocorsa di San Giovanni, Diego Pinna) si accende lo scontro tra il comitato Sartiglia e l’associazione Cavalieri.
«Questo Consiglio - osserva l’associazione - fin dal suo insediamento, ha sempre cercato di far rispettare le regole. E il rispetto delle regole purtroppo ci ha visto costretti ad agire contro i nostri stessi soci, senza tenere conto dei rapporti personali». L’associazione presieduta da Ignazio Nonnis entra poi nel merito: «Oggi ci troviamo di fronte a una situazione in cui Enrico Fiori, che partecipa con amore a questa manifestazione da oltre cinquanta anni, venga escluso mentre un altro cavaliere, Pietro Putzulu, coetaneo, ha la possibilità di correre. Fermo restando il grande rispetto che questa Associazione ha nei confronti del Gremio dei contadini e di quello dei falegnami, questo non è equo».
L’articolo 9, secondo l’organismo presieduto da Angelo Bresciani, concederebbe piena autonomia ai gremi nella scelta dei Componidoris, fatti salvi “gli adempimenti prescritti per tutti i cavalieri”. Quali, non è specificato.
«Il dottor Bresciani - si legge nel comunicato - ci dice invece che gli adempimenti sono, ad esempio, il possesso dell’idoneità psico-fisica dei partecipanti o le visite veterinarie dei propri cavalli. Però il Comitato da lui presieduto dice anche (art. 13) che “tutte le pariglie di cui all’art. 12 (che comprende anche quelle dei due Componidores) dovranno formalizzare alla Fondazione, per il tramite della Associazione Cavalieri, la propria iscrizione alla Sartiglia […] si impegnano a rispettare i regolamenti della manifestazione e tutte le disposizioni inerenti la manifestazione stessa, condivise con l’Associazione Cavalieri e emanate dagli organi della Fondazione”».
A due mesi dall'appuntamento con la Giostra le posizioni restano distanti. «Il dottor Bresciani dovrebbe spiegare come mai il suo Comitato abbia scritto delle regole che vengono rispettate solo in parte a piacimento e in cui le parole hanno un significato che vale per alcuni e non per altri - conclude l'associazione che rappresenta i protagonisti della manifestazione - Perché fino ad adesso è stato solo sinonimo di poca coerenza e serietà da parte di chi dovrebbe avere come unico interesse la tutela della nostra Sartiglia».