San Giovanni di Sinis, ecco la strada d’accesso all’area archeologica di Tharros: «Sarà il lungomare più bello d’Italia»
Questa mattina il taglio del nastro e la benedizione, alla presenza del sindaco AbisPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ora la strada sarà per tutti, e secondo il sindaco diventerà il lungomare più bello d’Italia. Taglio del nastro e benedizione questa mattina a Cabras per l’inaugurazione della strada di accesso all’area archeologica di Tharros, a San Giovanni di Sinis, realizzata con asfalto ecologico.
«Ci troviamo in uno dei luoghi più suggestivi del territorio di Cabras, un’area abitata e vissuta da millenni, luogo di scambi culturali e di approdo per i popoli che solcavano il Mar Mediterraneo - ha detto Abis - Abbiamo il dovere di custodire questi luoghi, tutelarli e renderli sempre più sicuri e accoglienti. Oggi abbiamo fatto un grande passo avanti per il raggiungimento di questo obiettivo, garantendo la funzione della tutela ambientale, di riqualificazione paesaggistica e di accessibilità all’area archeologica attraverso un camminamento che si presenta di qualità e che si adatta perfettamente al paesaggio circostante».
Il cantiere di effettiva realizzazione della strada, durato tre giorni, dal 17 al 19 giugno, è stato preceduto da una serie di lavorazioni partite nel mese di marzo, che hanno subito diverse modifiche anche in corso d’opera a causa della particolarità del luogo di intervento, un centro di importante concentrazione di manufatti romani, tra i quali gli addetti ai lavori hanno rinvenuto la base dell’acquedotto romano che portava l’acqua alla città di Tharros.
Sul versante dell’accessibilità già lo scorso anno l’amministrazione Abis aveva garantito la possibilità di raggiungere la spiaggia in sicurezza attraverso la realizzazione delle scalette in legno di discesa e risalita che oggi sono raccordate tra loro proprio dalla nuova strada. «Si tratta di un lavoro complesso perché in un contesto delicato, realizzato attraverso un asfalto ecologico a base vegetale - ha spiegato invece l’assessore ai Lavori pubblici Enrico Giordano - A garanzia della sicurezza dei pedoni la parte percorribile a piedi è stata separata da quella veicolare, attraverso un’aiuola che ospiterà le essenze della macchia mediterranea, che verranno messe a dimora creando un impatto visivo di grande bellezza e allo stesso tempo garantendo un ulteriore effetto benefico: la vegetazione infatti permetterà di bloccare l’erosione idrogeologica della parete retrostante, trattenendo l’acqua piovana in caduta».
L’intervento nel suo complesso prevede una spesa totale di quasi un milione di euro. In questi giorni si procederà con l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione pubblica che illuminerà la via pedonale. Un intervento che sindaco e assessore definiscono «fondamentale a livello idrogeologico e rispettoso del contesto paesaggistico e naturalistico, in quanto sono stati scelti e selezionati i vari materiali e le tecniche di lavorazione, senza mai sovrastare o modificare la particolarità dei luoghi. Da oggi si potrà riprendere con le visite all’area archeologica, interrotte nei soli tre giorni previsti, da lunedì 17 a mercoledì 19, come da cronoprogramma».