Due anni e mezzo di lavori che sono terminati oltretutto con sei mesi d’anticipo. Di questi tempi cosa rara. Si è svolta questa mattina la cerimonia di chiusura dei lavori di ammodernamento dell’asilo nido comunale di Cabras, alla presenza dell’amministrazione comunale, del Capo di Gabinetto della Prefettura Michela Atzori, della cooperativa che gestisce il servizio, dei genitori, del progettista e del direttore dei lavori.

L’intervento, avviato il 24 luglio 2023, è stato finanziato nell’ambito del Pnrr per un importo di 1 milione e 250 mila euro e si è affiancato a precedenti lavori di coibentazione e rifacimento della copertura del tetto, realizzati grazie a un finanziamento regionale della Programmazione territoriale pari a 200.000 euro, per un investimento complessivo di 1 milione e 450 mila euro.

La riqualificazione ha interessato l’intero edificio, migliorandone in modo significativo le prestazioni energetiche e la funzionalità degli spazi interni ed esterni, restituendo alla comunità una struttura moderna, sicura e pienamente appropriata agli attuali standard per i servizi educativi della prima infanzia. L’intervento consente inoltre un ampliamento della capienza del nido, che passa da 40 a 60 posti, aumentando la flessibilità del servizio nel tempo.

Il nido (Foto concessa)
Il nido (Foto concessa)
Il nido (Foto concessa)

«Con questo intervento proseguiamo nel fondamentale percorso degli investimenti strutturali dedicati ai primi anni e all’infanzia, al vero futuro della comunità di Cabras – ha dichiarato il sindaco Andrea Abis – Siamo partiti anni fa con una struttura nella quale pioveva dentro, i pavimenti erano irregolari, gli infissi deteriorati, gli impianti tecnologici inefficienti. Non si tratta solo di concentrarsi sui lavori edilizi, ma di una scelta politica chiara a favore della qualità dei servizi pedagogici ed educativi per i più piccoli e dell’azione di sostegno alle famiglie. La conclusione anticipata dei lavori è un risultato di cui andare fieri, perché siamo riusciti ad utilizzare le importanti risorse finanziarie ben al di qua degli stringenti limiti europei, in un cantiere molto complesso, nel quale le lavorazioni hanno convissuto con la contemporanea presenza delle attività del nido. Tutto è stato reso possibile dalla qualità dei professionisti in campo, dal sacrificio e collaborazione delle operatrici e dei genitori, dall’ottimo lavoro degli uffici comunali». 

«Gli interventi realizzati hanno riguardato l’isolamento termico dell’involucro edilizio, la sostituzione completa degli infissi con soluzioni ad alta efficienza, il rifacimento e l’ottimizzazione degli impianti di riscaldamento e climatizzazione, l’installazione di sistemi di ventilazione meccanica controllata e l’installazione di corpi a basso consumo – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Enrico Giordano – Parallelamente è stato svolto un importante lavoro di rifunzionalizzazione degli spazi interni, attraverso demolizioni e nuove compartimentazioni, che ha migliorato la qualità degli ambienti educativi e la loro fruibilità».

«I servizi per la prima infanzia sono uno strumento fondamentale di equità sociale – ha sottolineato l’assessora alle Politiche Sociali Laura Celletti – La disponibilità di nidi di qualità incide direttamente sulla possibilità, soprattutto per le donne, di accedere e rimanere nel mercato del lavoro, conciliando tempi di vita personale e professionale. Investire in queste strutture significa sostenere l’autonomia economica femminile, contrastare le disuguaglianze e rafforzare il tessuto sociale della nostra comunità».  

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