“Meno nobile ma molto buono”.

È il titolo del progetto di educazione alimentare che punta alla riscoperta e alla valorizzazione del pesce povero, a cominciare da acciughe, sardine, muggini, occhiate e moscardini bianchi. L’iniziativa promossa da UECOOP Sardegna, Istituto Alberghiero Don Deodato Meloni, I.T.S. Academy, Coldiretti e Campagna Amica, Consorzio della Vernaccia di Oristano, chef e ristoratori della provincia, sarà presentato ai consumatori venerdì, alle 11, nella sede della scuola alberghiera di via Carducci.

L’obiettivo è «dare un segnale e avviare un percorso di riappropriazione di antiche e sapide ricette nella ristorazione oristanese a cui si darà nei prossimi mesi continuità con altre iniziative mirate», spiegano gli organizzatori che intendono riportare nei menù di ristoranti e agriturismi locali pesci considerati meno nobili e pregiati di altri, ma non per questo meno gustosi e ricchi di nutrienti benefici per la salute.

«Oggi solo il 10 per cento delle 700 specie marine commestibili arriva sulla nostra tavola - osservano Coldiretti e Uecoop Sardegna - Così molto del pescato non arriva sui mercati a causa del valore commerciale nullo, benché buonissimo , nonostante in passato venisse largamente cucinato». Da qui l’iniziativa con attività di informazione e soprattutto di degustazione.

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