I più intransigenti minacciano la denuncia per i medici che non prescrivono i test pre-vaccinali. Nell'Oristanese adesso sembra questa l'ultima frontiera dell'esercito di mamme e papà che rifuggono dai dieci vaccini obbligatori per legge.

Tantissime, nelle ultime settimane, le richieste arrivate a pediatri di base e medici di medicina generale per sottoporre i bambini ai test immunologici, che servirebbero per prevedere eventuali reazioni provocate dai vaccini. E sul caso prendono posizione sia l'Ordine dei medici della provincia di Oristano che il sindacato dei pediatri contrari a simili esami. "Non c'è alcuna prova scientifica che giustifichi l'utilizzo di questi test, quindi non possono essere prescritti a carico del Servizio sanitario nazionale", sostiene Antonio Sulis, presidente dell'ordine dei medici.

IL CASO - Il popolo dei no vax, così sono definiti gli irriducibili contrari alle vaccinazioni obbligatorie, non si arrende e va avanti deciso per la propria strada. "Vorrei far fare i test pre-vaccinali ai miei bambini - sostiene Eleonora Pinna, mamma residente in un paese dell'Alto Oristanese - e visto che il sistema sanitario pubblico non li prescrive, ci rivolgeremo ad un privato nonostante costino parecchio".

Disposti a tutto pur di non rischiare: "Dopo l'esperienza passata, prima di far fare un vaccino ci penso bene - racconta la donna - dopo le prime due dosi, i bambini hanno avuto reazioni avverse, sono stati addirittura ricoverati". Tutto si è risolto, ma la mamma non ha cambiato idea.

Anche Maria, di Oristano, è una mamma pentita: "Se potessi tornare indietro non farei più vaccinare mio figlio - racconta - sono contraria e credo che i test immunologici siano necessari". La donna, come lei anche gli altri 500 genitori che hanno costituito un gruppo no vax, contestano "una legge che non lascia libertà di scelta".

I MEDICI - In una provincia in cui la copertura vaccinale è sempre stata elevata come confermano dalla Assl 5 "nel 2016 circa il 93 per cento dei bambini era vaccinato per morbillo, parotite e rosolia, vaccinazioni prima solo raccomandate ora obbligatorie", adesso tra i genitori aumentano i dubbi e le paure. Effetto dell'imposizione di legge? Chissà, di certo i pediatri si ritrovano in un vortice di "richieste e pretese talvolta esagerate - osserva Fortunato Tolu, segretario provinciale e vicesegretario regionale del sindacato dei pediatri di base - i genitori arrivano in ambulatorio con pagine e pagine stampate da internet e pretendono di dirci cosa fare".

"NESSUNA GARANZIA" - L'ultima tendenza è quella dei test pre-vaccinali. "Non esistono test clinici in grado di prevedere eventi avversi al vaccino - va avanti - e noi medici non possiamo prescriverli a carico del Servizio sanitario nazionale, sarebbe inappropriato".

Tra i timori più frequenti dei genitori quello che i vaccini possano causare l'autismo: "Una tesi smontata su base scientifica, addirittura smentita dal suo stesso ideatore" fa notare Fortunato Tolu. E l'Ordine dei medici ricorda: "Gli effetti collaterali dei vaccini si limitano quasi esclusivamente a reazioni febbrili. Quello più grave, lo choc anafilattico, ha una incidenza di un solo caso su due milioni".

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