Troppo piccoli per stare da soli. Hanno bisogno di qualcuno che monitori i valori della glicemia e che somministri l’insulina. Anche a Oristano i bambini diabetici di tipo 1 che frequentano le scuole non sono assistiti. Tante mamme sono costrette a pagare un’assistenza esterna. Ora però, dopo il buon esempio dei Comuni di Capoterra e Sinnai che recentemente hanno finanziato importanti risorse per istituire la figura dell’infermiere scolastico per i pazienti diabetici, hanno deciso di alzare la voce.

“Pretendiamo lo stesso trattamento - si sfoga Manuela, mamma di Riccardo, 4 anni che frequenta la scuola materna di via Lanusei - I nostri bambini hanno diritto di frequentare la scuola in sicurezza. Io pago una ragazza di tasca, altrimenti non potrei lavorare”.

Un problema che in Sardegna fa ancora più rumore: l’Isola è la culla italiana del diabete di tipo 1. Si registrano percentuali di malati doppie rispetto alla media italiana. Valeria è la mamma di Andrea, 8 anni: “Lo scorso anno ho dovuto lasciare il lavoro per assicurare l’assistenza a mio figlio”. Monica è la mamma di Samuele, 5 anni, che frequenta la scuola dell'infanzia di viale Diaz: “Mio figlio ieri ha avuto un aumento della glicemia importante. Fortunatamente le maestre sono intervenute subito.

Loro però non devono prendersi una responsabilità così grande”. Diverse mamme hanno chiesto aiuto via mail all’ufficio protocollo del Comune: “Pochi giorni fa  - concludono le mamme - ci hanno contattato le assistenti sociali promettendoci di affrontare la questione quanto prima”. 

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