Non accenna a rientrare la crisi nel Comune di Oristano.

A cinque giorni dalla scadenza del termine entro il quale può ritirare le dimissioni, il sindaco Massimiliano Sanna non è ancora riuscito a trovare la quadra per rinsaldare il rapporti tra le due correnti del centrodestra. L'ipotesi di tornare ai nastri di partenza, ricomponendo la Giunta senza alcun cambiamento (e quindi senza l'ingresso del gruppo misto) non ha trovato sponda. E ad infuocare ulteriormente il dibattito,  si aggiunge la dura nota stampa diffusa da Fratelli d'Italia, Udc e Prospettiva Aristanis. 

«La situazione politico – amministrativa, conseguente alle dimissioni del sindaco, evidenzia l’impossibilità al proseguo dell’azione di governo, senza che si proceda ad una profonda riflessione nei confronti di chi, più di altri, ha perpetrato un tradimento del mandato elettorale sancito dai cittadini oristanesi, tentando di surrogare la compagine che ha garantito l’elezione di questa maggioranza di centro destra, con chi, dagli stessi elettori, è stato collocato in minoranza».

Il riferimento è ai partiti che, assieme al primo cittadino, hanno provato a percorrere (senza successo) la strada delle larghe intese, avviando il dialogo con i consiglieri di centrosinistra. 

«Il vano tentativo cui ci si riferisce, è frutto unicamente della base del centro sinistra, che, mantenendo fede al proprio credo politico, ha di fatto frenato gli appetiti insorti tra alcuni consiglieri dell’attuale minoranza - si legge  nel comunicato firmato dal segretario cittadino di FdI Fulvio Deriu, quello dell'Udc Michele Piredda e il capogruppo di Prospettiva Aristanis Gianfanco Licheri - Appare pertanto doveroso difendere il risultato democratico da chi, in maniera non propriamente sottesa, ha tentato di soverchiarlo e che oggi persevera col voler imporre condizioni inaccettabili, per le quali esortiamo il Sindaco a voler assumere il ruolo di garante».

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