Oristano, il Comune riacquisirà l'ex convento La Maddalena di Silì
Poco più di tremila metri quadri nei quali rientrano la porzione dell’immobile donata nel 1956, il convento e il chiostro, esclusa la chiesa(foto Guarna)
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L’ex convento “La Maddalena” di Silì tornerà a far parte del patrimonio immobiliare del Comune. Lo ha stabilito il Consiglio comunale approvando, con tredici voti a favore (la minoranza di centrosinistra si è astenuta) la delibera di riacquisizione, proposta dall’assessore al patrimonio, Ivano Cuccu.
L’immobile, ha spiegato l’esponente della Giunta, fu donato dal Comune alla Congregazione delle Pie Suore della Redenzione per la realizzazione di una casa destinata all’accoglienza di giovani “traviate e pericolanti”. Donazione che, secondo contratto, sarebbe cessata con la fine della destinazione d’uso. «Le suore hanno comunicato di aver cessato quel servizio - ha comunicato Cuccu - ora l’Amministrazione deve deliberare la riacquisizione dell’immobile».
Poco più di tremila metri quadri nei quali rientrano la porzione dell’immobile donata nel 1956, il convento e il chiostro, esclusa la chiesa. Con 13 voti è stato approvato un emendamento di Sergio Locci che prevede l’utilizzo dell’edificio, sulla base degli indirizzi del Consiglio comunale, in via prioritaria alle finalità in ambito plus.
La seduta si era aperta con un’attestazione di solidarietà all’assessore al Patrimonio Ivano Cuccu e la richiesta di censura da parte del capogruppo di Oristano al Centro, Giuliano Uras, nei confronti dei consiglieri firmatari dell’interrogazione sull’alienazione dei terreni di Torregrande. «È un atto che non ha niente di politico e sa di sciacallaggio - ha detto - si sta mettendo in discussione l’autorevolezza di questa istituzione». Francesco Federico ha replicato: «Solo un’azione di controllo».