I buoni propositi ci sono, mancano le risorse e un progetto adeguato alle mutate esigenze della città. 

Sul mercato civico di via Mazzini il Consiglio comunale di Oristano marcia quasi compatto: con 22 voti favorevoli (astenuto l'esponente di Aristanis Sergio Locci), l'assemblea ha approvato una mozione  attraverso la quale afferma che «nel ribadire la centralità e strategicità della struttura di via Mazzini e al netto delle formali comunicazioni di enti terzi, intende affrontare il tema in maniera unitaria e condivisa, avviando da subito e in via preliminare una profonda riflessione sul futuro del mercato».

Il documento è stato presentato dalla capogruppo di Alternativa sarda Progetto Sardegna, Maria Obinu, che ha ricordato la lunga storia del progetto di riqualificazione evidenziando come negli ultimi 10 anni si siano succedute «gare d’appalto, ricorsi, finanziamenti, fondi sospesi, riprogettazione, decisioni sospese, interventi della magistratura e della Corte dei Conti».

«A distanza ormai di più di otto anni da quando si decise di chiudere la struttura di via Mazzini e di trasferire gli operatori commerciali, nulla è cambiato - ha aggiunto - Anzi le cose sono peggiorate».

Numerosi gli interventi che hanno caratterizzato il lungo dibattito: maggioranza e opposizione hanno concordato sul fatto che l'attuale progetto sia ormai superato e che la struttura debba tornare ad essere un centro di aggregazione in città. Ma occorre fare i conti con l'esiguità delle risorse. 

«Da questa sala è emersa la necessità di dare priorità al progetto del mercato – ha detto il sindaco Massimiliano Sanna - Però dobbiamo farlo in maniera intelligente. Se per tanti anni c’è stata una condizione che ha portato alla situazione attuale, è evidente che ci sono dei problemi che vanno affrontati. Tutti vogliamo un mercato moderno, un luogo di incontro, ma dobbiamo tenere conto di tutte le problematiche che esistono. Prima di tutto è fondamentale avere certezza dei fondi della Regione. Ci sono stati assegnati 2 milioni e mezzo, ma a oggi abbiamo certezza solo di 800 mila euro che avanzano dai fondi del vecchio progetto».

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