Naufraga definitivamente l'ipotesi del campo largo a Oristano. Il centrosinistra ha sciolto le riserve e, dopo un confronto interno, ha rifilato al sindaco Massimiliano Sanna un risoluto "no, grazie". 

Per i consiglieri di Pd, Oristano Più e Oristano democratica e Possibile, la crisi che ha travolto il centrodestra e portato il sindaco ad avviare un confronto con le forze di minoranza «non è legata alla evidente mancata attuazione degli impegni rivolti alla cittadinanza nel recente programma elettorale, bensì è fondata su dinamiche molto personali che sono lontane dai veri interessi di Oristano. Nei pochi, seppur cordiali, momenti di confronto non è mai emersa a parer nostro, una valida motivazione della crisi che andasse oltre i conflitti interpersonali. Fin dal principio - affermano - coerentemente con quanto sempre fatto, abbiamo chiesto una chiara discontinuità, che non c’è stata come non c’è stata la proposta di chiari punti programmatici alla città, come da lui promesso nell’incontro con le parti sociali». 

Inconciliabili le divergenze sul programma, ma ancor di più sulla composizione della nuova Giunta. La minoranza chiedeva fosse interamente tecnica, mentre il primo cittadino puntava a riconfermare gli assessori di Forza Italia, Psd'Az e Sardegna al Centro 20Venti. Le prossime ore saranno decisive per il prosieguo della consiliatura: Massimiliano Sanna potrebbe tentare una riconciliazione con Fratelli d'Italia, Udc e Prospettiva Aristanis (la parte del centrodestra che lui stesso aveva estromesso) o rassegnare le sue dimissioni.   

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