Oristano, Consorzio di Bonifica: opere di manutenzione non pagate, la Regione sotto accusa
Ventidue amministrazioni dell’Oristanese dovranno sborsare cifre importantiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sotto l’albero di Natale non ci sarà proprio un bel regalo, vista anche la situazione dei bilanci comunali già risicati. Tra non molto, ventidue amministrazioni dell’Oristanese dovranno sborsare cifre importanti.
Tra questi, anche altri enti come Abbanoa, Anas, Ferrovie dello Stato e il Ministero della Giustizia, che gestisce il carcere di Massama e diverse aziende private. A richiedere il denaro è il Consorzio di bonifica di Oristano, che scende in campo per difendere gli agricoltori. La legge regionale 6 del 2008 parla chiaro: gli oneri per la manutenzione dei canali di scolo e delle opere di sicurezza idraulica, gestite dal Consorzio di bonifica e per un totale di 2.000 km di reti e 12 impianti di sollevamento, devono essere a totale carico pubblico. Tuttavia, al momento non è così. Da uno studio dettagliato e durato circa due anni, condotto dall’Ente consortile è emerso che 2008 a oggi sono mancati nelle casse del consorzio circa dieci milioni di euro. “La Regione - spiega il presidente del Consorzio Carlo Corrias - invece di restituire l'intero importo delle spese che sosteniamo ogni anno, ci restituisce circa il 66%. Ecco perchè abbiamo deciso di intervenire. Siamo sempre stati vicini ai Comuni, ma qui si tratta di far rispettare la legge. Non si può scaricare sul mondo agricolo una spesa che riguarda l'intera collettività”. Il Consorzio di bonifica ha censito tutti i Comuni, enti e aziende che destinano ai canali consortili gli scarichi dei loro insediamenti. Una volta ultimati i conteggi ha deciso di chiedere agli Enti gli arretrati degli ultimi 5 anni, come del resto dice la legge. Ai Comuni invece solo l'ultima annualità, quella del 2024. “Proprio perchè non vogliamo mettere in crisi i bilanci dei Comuni - spiega Corrias - Il mondo agricolo deve essere rispettato". Per ora sono stati comunicati ai Comuni e ai vari Enti gli importi relativi agli anni 2020, 2021, 2022 e 2023. A breve verrà reso noto anche il 2024. Oristano dovrà versare circa 200 mila euro ad esempio. Terralba circa 70 mila euro, Cabras 35 mila euro. Gli altri Comuni debitori sono poi Arborea, Baratili, Bauladu, Ollastra, Marrubiu, Milis, Mogoro, Narbolia, Nurachi, Palmas, Riola, San Vero Milis, Santa Giusta, Siamaggiore, Simaxis, Solarussa, Uras, Zeddiani e Zerfaliu. Abbanoa deve al Consorzio invece 265 mila euro, l’Anas 81 mila.
