Una condanna a otto mesi e un'assoluzione per la morte di Massimo Cenedese, 44 anni originario di Arborea ma residente a Terralba.

L'uomo nel febbraio di due anni fa morì di setticemia, dopo un intervento chirurgico di routine subito alla clinica Madonna del Rimedio di Oristano.

Un'operazione che andò male: durante l'intervento gli venne perforato l'intestino e le conseguenze per il papà di due bambini furono devastanti.

Inutile il trasferimento all'ospedale di Sassari, per l'uomo non ci fu nulla da fare.

Venne aperta un'inchiesta e la famiglia presentò una denuncia.

Oggi, in Tribunale a Oristano, il giudice Elisa Marras ha condannato a otto mesi il medico Giuliana Casula, assistita dall'avvocato Marcello Sequi.

È stato invece assolto il medico Roberto Pisanu (difeso da Agostinangelo Marras) per non aver commesso il fatto.

Nei mesi scorsi aveva patteggiato una pena di 8 mesi Angelino Gadeddu, il primario del reparto chirurgia della casa di cura Madonna del Rimedio, mentre il prossimo 22 maggio si aprirà il processo con rito ordinario per un altro medico Monica Perra.

I familiari della vittima si sono costituiti parte civile con gli avvocati Luigi Concas e Luca Ferrini.
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