La Procura di Oristano ha aperto un fascicolo sulla morte di F.A., 67enne di Terralba, avvenuta pochi giorni dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino anti-Covid. Da stabilire c’è infatti se esiste un legame con la vaccinazione oppure se l’uomo sia rimasto vittima di un malore a sé stante.

Il pensionato – che non aveva alcun problema di salute e non soffriva di particolari patologie – l’8 settembre scorso ha completato il ciclo vaccinale con la seconda dose del siero Moderna. Il 10 settembre ha avvertito forti dolori intercostali, al petto e al braccio sinistro, dove era avvenuta l’iniezione. Alle 8 del mattino è andato al Pronto soccorso del San Martino di Oristano ma dopo gli accertamenti – tra i quali una radiografia del torace di routine – è stato dimesso e inviato al medico di base che ha in effetti chiamato ricevendo la prescrizione di assumere della Tachipirina col consiglio, nel caso in cui i problemi non si risolvessero, di tornare al Pronto soccorso.

Il 67enne, che viveva da solo, ha avvisato la sorella del suo stato di salute ma nel corso della giornata la donna ha tentato varie volte di contattare il fratello, senza avere risposta. Quindi ha deciso di andare a controllare nell’abitazione e lì ha visto, dalla finestra della cucina, F.A. sul pavimento ormai senza vita.

Sul posto sono arrivati i carabinieri di Terralba e i sanitari del 118, che nulla hanno potuto se non constatare il decesso.

La Procura di Oristano ha disposto l’autopsia sulla salma. Le risultanze dell’esame serviranno per stabilire un eventuale legame tra la morte e il vaccino. I familiari, che nulla hanno contro la campagna di immunizzazione, vogliono solo capire cosa sia successo e, con l’assistenza dello studio 3°-Valore Spa, chiedono che venga fatta chiarezza.

(Unioneonline/s.s.)

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