Nuovo affondo della minoranza consiliare contro il centrodestra oristanese, accusato di aver mostrato un atteggiamento «schizofrenico» nella gestione delle ultime sedute del Consiglio comunale. Convocate in fretta e furia per il 21 e 22 agosto, con l’unico obiettivo di procedere alla surroga di Gianfranco Licheri — nominato assessore — e consentire alla sua subentrata, Giulia Solinas, di partecipare al voto delle provinciali di settembre, le riunioni sono state annullate a meno di 24 ore dalla data fissata e riprogrammate per il 2, il 4, il 9 e l’11 settembre. A provocare la clamorosa marcia indietro, l’attacco di cinque consiglieri di Forza Italia e di Oristano al Centro, che avevano paventato persino il rischio di un danno erariale.

La minoranza non ha risparmiato parole dure. In una nota congiunta, Pd, Sinistra Futura, Oristano Democratica e Possibile, e Alternativa Sarda-Progetto Sardegna hanno parlato di «profondo sconcerto e preoccupazione per l’ennesima prova di confusione e mancanza di chiarezza dimostrata dalla maggioranza e dal sindaco Massimiliano Sanna».

Secondo i gruppi di opposizione, la decisione di convocare due sedute straordinarie ad agosto per un punto considerato tutt’altro che urgente «è stata da subito percepita come un atto privo di senso, rinviabile a prossimi Consigli comunali con argomenti più sostanziosi». Per poi assistere a quella che viene bollata come «una clamorosa retromarcia che conferma la profonda spaccatura interna alla maggioranza e la sua incapacità di agire in maniera coesa e competente».

Parole pesanti, accompagnate da un monito: «Un’amministrazione che non riesce a prendere decisioni condivise e che si contraddice in modo così plateale non può garantire la stabilità e la serietà necessarie per governare una città».

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