L’ex sindaco di Masullas Mansueto Siuni è stato condannato a tre anni per tentata concussione, è stato anche interdetto per cinque anni dai pubblici uffici. La difesa adesso presenterà il ricorso in Appello.

La sentenza del collegio dei giudici (presidente Carla Altieri, a latere Elisa Marras e Serena Corrias) è arrivata nel primo pomeriggio di oggi e chiude una vicenda che risale al 2017, quando l’allora sindaco avrebbe fatto pressioni sui carabinieri per far annullare il verbale al figlio, risultato positivo all’alcoltest. Secondo quanto emerso durante il dibattimento, in particolare dalla testimonianza della ex comandante della Compagnia di Mogoro Nadia Gioviale, i toni utilizzati dall’ex sindaco erano andati oltre quelli di un normale sfogo di un genitore; Siuni avrebbe detto che non ci sarebbe più stata collaborazione da parte della amministrazione, e che all’Arma non sarebbe convenuto.

Alla fine è stato Siuni a ritrovarsi a processo. L’ex sindaco ha sempre respinto le accuse contestate e con i suoi avvocati Raffaele Miscali e Patrizio Rovelli ha ricostruito un quadro ben diverso sulla base di documenti, atti e altri elementi; i legali hanno sostenuto un’altra versione, insistendo sul fatto che l'ex sindaco si sarebbe soltanto lamentato per il trattamento riservato al figlio durante i controlli dei carabinieri. I difensori, nella precedente udienza, avevano sollecitato l'assoluzione mentre la pm Sara Ghiani aveva chiesto la condanna a tre anni. Adesso si attendono le motivazioni, poi la battaglia legale continuerà in Appello.

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