Piccozza e badile per colpire Manuel alla testa con una "ferocia inaudita".

È quanto si legge nella relazione che il superperito Roberto Testi, che in passato si era occupato anche dei casi di Cogne e Garlasco, ha consegnato alle due Procure che si occupano dell'omicidio del lago Omodeo.

Confermata dunque la brutalità del delitto.

I poveri resti del 18enne di Macomer, quasi ridotti a uno scheletro, avevano mostrato chiaramente i segni della violenza nella testa e nel volto devastati.

Prima di essere finito, Careddu sarebbe stato legato mani e piedi, poi sepolto e dissotterrato per essere trasportato a Ghilarza.

Cinque i giovani (tre maggiorenni e due minori) indagati per l'omicidio del giovane, trovato morto lo scorso 17 ottobre alla periferia di Ghilarza. Un sesto giovane è in carcere, accusato di aver aiutato a nascondere il cadavere.

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