La Cisl sarda si prepara all’assemblea organizzativa nazionale in programma in autunno.

Per mettere a punto il percorso organizzativo oggi a Oristano si è svolta l’assemblea generale della Funzione pubblica. Il responsabile regionale Edoardo Bizzarro ha presentato il percorso progettuale, toccando anche alcuni punti dell’attuale situazione politica regionale. Il segretario territoriale di Oristano Alessandro Perdisci ha analizzato alcuni dei problemi locali che attualmente sono all’attenzione delle forze politiche e dei sindacati.

«Abbiamo ragionato sulla prossima assemblea organizzativa nazionale», ha detto Gavino Carta, «che si svolge a metà mandato dei quadri dirigenti per verificare e fare il punto sugli aspetti organizzativi e anche politici del sindacato in Sardegna. Un momento di riflessione interna che serve a registrare meglio l’organizzazione. Il rapporto con i lavoratori nei luoghi di lavoro, nei territori e soprattutto questa forte connessione che noi vogliamo promuovere sempre tra la dirigenza e gli iscritti, per un maggiore filo diretto con la base».

Ai lavori ha preso parte il segretario generale della Cisl nazionale Funzione pubblica Maurizio Petriccioli.

Tra i temi analizzati dall’assemblea i problemi che sta attraversando anche la sanità isolana.

«La situazione della Sardegna è di chiara difficoltà», ha detto Petriccioli, «il diritto alla salute purtroppo corre il rischio di essere realizzato in alcune realtà e non in altre, nonostante ci sia una normativa che definisce i livelli di assistenza e di cure che dovrebbero essere uguali da tutte le parti. Potrebbero essere importanti per la Sardegna le risorse del Pnrr. Occorre strutturare le case di comunità, gli ospedali di comunità, le centrali operative. Ci saranno le risorse per acquistare le macchine e fare la diagnostica, ma abbiamo un grosso problema: manca il personale che dovrà lavorare in queste strutture».


 

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