L'interdizione da parte della Curia oristanese del piazzale antistante il seminario e della cattedrale non ha impedisce a centinaia di giovani di bivaccare ancora senza alcun controllo sino alla prime luci dell'alba.

Anche la notte scorsa minorenni, maschi e femmine, hanno cantato, urlato, giocato a morra e bevuto come nel passato.

I disagi li patiscono i residenti della zona, costretti a rimanere svegli loro malgrado.

L'ex parroco della cattedrale, don Titino Usai, e attuale membro diocesano per la tutela dei minori, ieri mattina, dal suo profilo Facebook, ha commentato negativamente la vicenda e lanciato un invito alle autorità a dialogare per individuare una soluzione a questa vicenda che rischia di allungarsi e provocare ulteriori polemiche.

"Mi sono svegliato dopo aver sentito schiamazzi ed urla - racconta monsignor Costantino Usai - dalla mia finestra che affaccia sulla cattedrale ho visto centinaia di giovani, ragazze e ragazzini di 14 anni che urlavano, cantavano e giocavano a morra, incuranti di chi vive lì accanto. Chi abita lì ha diritto di riposare. Mi preoccupa l'assenza dei genitori di questi giovani che permettono loro di stare fuori di casa nel cuore della notte. I controlli sono assenti, nessuna auto della polizia, dei Carabinieri, delle forze dell'ordine in genere a presidiare quel pezzo di centro storico. Da qui una mia proposta, insieme a tutti i residenti della zona, ci riuniamo con il sindaco, il Questore, le altre autorità, per individuare una soluzione che metta fine a tutta questa esagerata voglia esagerata e senza controlli di libertà di tanti giovani che trascorrono in questo modo la loro notte".
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