Un detenuto rinchiuso nel carcere di Massama ha chiesto al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria il trasferimento in Sicilia per essere vicino alla moglie gravemente malata di tumore.

Ma il Dap ha risposto picche e la vicenda è stata denunciata da Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione Socialismo diritti riforme, dopo aver ricevuto un'accorata lettera di aiuto dal detenuto. "Le condizioni della donna si sono aggravate con le metastasi - dice Maria Grazia Caligaris - e il marito M. R. è ristretto nel carcere di Oristano-Massama. Aveva chiesto al Dap il suo trasferimento in una struttura penitenziaria siciliana per potersi avvicinare alla famiglia".

"È evidente che il caso appare emblematico per diversi aspetti - prosegue Caligaris - presentando tratti in netta contraddizione con quanto previsto perfino dalle circolari del ministero della Giustizia e del Dap. Ad iniziare dal mancato rispetto del principio della territorialità della pena. Da quando in Sardegna sono stati realizzati i nuovi penitenziari, con un'alta percentuale di cittadini privati della libertà in regime di alta sicurezza, è passato in secondo piano il problema della regionalizzazione della pena, sempre enunciata ma mai davvero rispettata".

Ancora: "Occorre poi considerare che la moglie del detenuto vive una condizione fisica e psicologica particolarmente delicata e la vicinanza del marito, benché dentro un istituto di pena, potrebbe rappresentare per lei motivo di conforto. Mi auguro che venga accolta la nuova istanza".

Elia Sanna
© Riproduzione riservata