Aprono tutte le buste piene dei rifiuti domestici abbandonate nei cestini installati per la carta. In terra si crea una distesa di  immondizia: una brutta sorpresa per i turisti ma anche per gli addetti alla raccolta dei rifiuti che arrivano il giorno dopo. Nella borgata marina di San Giovanni di Sinis non si arresta l’invasione dei cinghiali.

La notte si dedicano alla spazzatura, durante il giorno invece creano problemi a chi passeggia lungo il litorale, scavano nelle aiuole e danneggiano gli ingressi delle abitazioni. Ma stanno continuando a creare danni anche nelle campagne circostanti: quest'anno non si contano i quintali di angurie e meloni che gli agricoltori hanno dovuto buttare.

L'azione di contenimento messa in atto dalla provincia di Oristano in collaborazione con Forestas, Corpo Forestale, Asl e Ispra, e cioè l 'abbattimento controllato, è ormai svanita. Il sindaco di Cabras Andrea Abis è a conoscenza del problema ma interviene in maniera forte contro i residenti della borgata. «Sono loro il vero problema, non i cinghiali. Se chi abita a San Giovanni di Sinis continua a utilizzare le piccole isole ecologiche in maniera sbagliata succede questo scempio. I cinghiali vanno dove c’è abbondanza di cibo, sono metodici, si spostano in gruppo dove sanno che possono mangiare. Perché le persone non rispettano le regole? Perché i rifiuti non vengono differenziati per poi sistemarli fuori delle abitazioni? Sono i residenti che creano questo problema, e che non si dica che il Comune non interviene». 

Abis poi fa un annuncio: «A questo punto al Comune conviene eliminare le isole ecologiche. Gli operatori del resto non sono autorizzati a toccare i rifiuti con le mani sparsi ovunque. Grazie agli abbattimenti controllati  - prosegue  -  il numero degli esemplari ma era diminuito fortemente ma ora siamo punto e a capo. Ci sono cinghiali che arrivano anche da lontano. In autunno faremo un nuovo monitoraggio per poi intervenire nuovamente. Ora non è possibile per la mole di turisti e residenti ancora in vacanza».

Abis infine avvisa: «Forse qualcuno non sa che il Comune ha installato diverse foto trappole in varie zone del Sinis, e che queste brutte abitudini presto avranno un prezzo da pagare, anche salato. Per l'ennesima volta chiedo a tutti i residenti di non utilizzare i bidoni per smaltire i rifiuti domestici». Sarà la volta buona?

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