Tre mesi di tempo per liquidare le pratiche di invalidità civile già omologate dal tribunale.

È l’impegno che l’Inps di Oristano ha assunto durante il vertice con i patronati della provincia alla luce delle polemiche sui ritardi nella definizione delle cause legali dopo il riconoscimento del beneficio da parte del giudice. «Il direttore dell’Istituto di previdenza Pierpaolo Mele ha riconosciuto le criticità esistenti e ha assicurato che sarà fatto il possibile per smaltire entro il mese di dicembre le circa 150 domande giacenti»,  riferisce Antonio Cubeddu, segretario dell’Inca-Cgil. Non è escluso che per accelerare l’iter possa intervenire nel disbrigo delle pratiche anche la direzione regionale.

«A fine anno»,  va avanti Cubeddu, «sarà convocato un nuovo tavolo per verificare l’effettivo abbattimento delle giacenze». L’allarme sui ritardi nell’iter per il riconoscimento delle invalidità civili era stato lanciato una settimana fa da Acli, Enapa - Confagricoltura, Enasco 50&Più - Confcommercio, Epasa Itaco - Cna, Inapa- Confartigianato, Inca-Cgil, Inas-Cisl, Ital - Uil e Sias - Mcl.

«I cittadini che sono stati costretti a rivolgersi al giudice per vedersi riconoscere i propri diritti negati in prima istanza, dopo l’iter giudiziario e dopo aver ottenuto il riconoscimento del beneficio, devono attendere ancora un altro anno (alcuni casi anche un anno e mezzo) per la liquidazione delle prestazioni spettanti», denunciavano i patronati, «e non sono pochi i casi in cui il decesso dell’invalido anticipa la definizione della pratica».

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