Sono in costante aumento i casi di maltrattamenti in famiglia e di atti persecutori anche nell'Oristanese.

Dall'entrata in vigore del cosiddetto "Codice rosso" la Questura di Oristano ha trattato 16 casi, con 14 persone denunciate per i maltrattamenti tra le mura domestiche.

L'autorità giudiziaria ha ammesso 7 provvedimenti cautelari, 3 in carcere, 2 sottoposte alla libertà vigilata, con obbligo di dimora e allontanamento.

I casi di violenza trattati dalla polizia sono stati 27 nel 2019; sono state denunciate 23 persone ed eseguite 13 misure cautelari, una ha riguardato una donna.

"La Questura - come ha spiegato il questore Giusy Stellino - ha attivato il protocollo Eva (esame violenze agite), quando la casa non è più il rifugio sicuro e diventa teatro di maltrattamenti e atti persecutori. Gli agenti che intervengono in caso di segnalazione raccogliendo tutti gli è elementi utili che vengono poi inseriti in una banca dati e che riguardano l'intero nucleo familiare. Informazioni che ritorneranno utili in caso di successivi interventi".

Il questore ha quindi fornito i dati relativi agli interventi effettuati dalle Volanti nel 2019, relativamente agli atti persecutori e minacce, che registrano una leggera diminuzione, 136, contro i 148 del 2018. 87 di questi sono relativi a maltrattamenti, 49 a minacce.

Nell'ambito della giornata dedicata alle violenze di genere, anche Oristano promuove delle iniziative di sensibilizzazione.

Un camper della polizia sarà presente sabato mattina;a, dalle 9 alle 13 al centro commerciale di Porta Nuova.

La campagna è stata ribattezzata "Questo non è amore", ed è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa dal questore Stellino, dal capo della squadra mobile, Samuele Cabizzosu e dal dirigente del reparto prevenzione pubblica, roberto Conti.

In questura sarà attivato a breve, con la collaborazione del Soroptimist di Oristano, un centro di ascolto per le vittime che subiscono violenze e maltrattamenti.
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