Vengono diffusi in queste ore i dettagli di una vasta operazione denominata "Texas Hold'em" portata a termine ieri mattina dalla Squadra mobile di Oristano e che si è svolta anche tra le province di Nuoro, Cagliari e Napoli, sotto il coordinamento della Procura oristanese.

Le indagini, durate circa un anno, hanno consentito di sgominare una banda composta da 13 persone, una delle quali minorenne all'epoca dei fatti, specializzata in spaccio di marijuana, hashish, cocaina, eroina e Mdma.

Sono stati eseguiti ulteriori arresti in flagranza nei confronti di sette indagati correlati ai componenti del gruppo.

150 gli uomini in campo appartenenti a Questura di Oristano, Reparto Prevenzione Crimine Abbasanta, Reparto Volo di Fenosu e unità cinofile di Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria e Guardia di Finanza.

Complessivamente sono state sequestrate, in tre piantagioni a Teti e Oliena, circa 3.500 piante di canapa indiana, tre chili di marijuana essiccata, quattro di hashish, trenta grammi di cocaina, 10 grammi di eroina e venti pastiglie di Mdma.

Quattro dei tredici arrestati erano finanziatori e proprietari delle tre piantagioni.

Gli arrestati (foto L'Unione Sarda - Sanna)
Gli arrestati (foto L'Unione Sarda - Sanna)
Gli arrestati (foto L'Unione Sarda - Sanna)

Le attività hanno portato poi al sequestro di due auto (che verranno confiscate e assegnate alle forze dell'ordine) usate per trasportare lo stupefacente e di 20mila euro, frutto dello spaccio.

Alcuni degli arrestati, si è scoperto, investivano parte del ricavato nel gioco del poker, da qui la scelta del nome dell'operazione.

Per sgominare il gruppo, spiegano gli inquirenti, sono stati utilizzati due agenti sotto copertura grazie ai quali sono stati effettuati due arresti in un noto camping dell'Oristanese dove era stata impiantata una fiorente attività di vendita di droga.

Un'immagine diffusa dalla polizia (foto questura)
Un'immagine diffusa dalla polizia (foto questura)
Un'immagine diffusa dalla polizia (foto questura)

Gli indagati vengono descritti come di alto livello, non appartenenti al mondo dei tossicodipendenti e spacciatori al dettaglio, poiché i quantitativi in questione sono di un certo rilievo.

In manette sono finiti: Gianluca e Alessio Sanna (di Ghilarza), i nuoresi Massimo e Domenico Arca, Antonio Floris, Luigi Pittalis; gli oristanesi Gianmarco Fiori, Andrea Carta, Pierpaolo Caddeo, Marcella Iliana Maria Pes; Pier Paolo Orrù di Serrenti, e un minorenne.

(Unioneonline/s.s.)

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L'INTERVISTA AL CAPO DELLA MOBILE (Elia Sanna):

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