Le bici passano ugualmente. Con tutti i pericoli del caso però, tra auto che sfrecciano veloci, segnaletica assente e la notte buio pesto. La pista ciclabile che dovrebbe collegare l’uscita di Cabras alla borgata marina di Torre Grande, teatro da sempre di incidenti stradali anche gravi, è ancora ferma con le 4 frecce. A poco per ora sono servite quindi le varie proteste di massa. Come anche i diversi incontri tra il primo cittadino di Cabras Andrea Abis e la Regione.

L’ultima volta che il sindaco ha raggiunto Cagliari era fine novembre. Alla quarta commissione del Consiglio regionale aveva chiesto di sbloccare il progetto che prevede la realizzazione della pista quanto prima, ricordando tutti i pericoli della carreggiata percorsa da tantissime persone soprattutto in estate. Un’opera importante e necessaria per evitare tragedie e che la Regione aveva bocciato dopo averla oltretutto finanziata.

Le carte avevano affermato che il progetto era incompatibile con le norme di protezione e di tutela delle aree umide, perché avrebbe causato una trasformazione urbanistica a distanza inferiore ai 300 metri dalla laguna. «Sto sollecitando di continuo la correzione della norma - spiega il sindaco Abis - sia a chi fa parte della quarta commissione, sia ai consiglieri regionali del territorio oristanese. Mi è stato garantito un intervento entro marzo - conclude Abis -  Speriamo bene. Io sono fiducioso». 

E chissà se Abis avrà buone notizie entro maggio, mese in cui finirà il suo primo mandato elettorale. 

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