Oristano esplode di gioia per Stefano Oppo. “Po- po-po-po”, e poi applausi e ancora abbracci per l’olimpionico oristanese, medaglia di bronzo nel canottaggio a Tokyo 2020. “Questa accoglienza mi fa capire l’importanza della mia impresa”, commenta Oppo sorridente e forse un po’ stordito dall’euforia che lo ha travolto.

Dopo il bagno di folla all'aeroporto di Elmas, dove il primissimo abbraccio è per mamma Adriana, papà Luigi e il fratello Matteo, la vera festa è in via Monteverdi dove i vicini di casa hanno addobbato tutta la strada. Bandierine e palloncini tricolore, la bandiera dei 4 Mori e quella del Circolo nautico sventolano mentre tamburini e trombettieri accolgono il campione con i suoni tipici della Sartiglia.

L'abbraccio di Stefano Oppo alla nonna
L'abbraccio di Stefano Oppo alla nonna
L'abbraccio di Stefano Oppo alla nonna

È festa grande: Stefano, con la sua medaglia di bronzo al collo, è letteralmente travolto da un entusiasmo contagioso. C'è il suo primo allenatore Antonio Marras, di una gioia incontenibile e ancora il presidente del Circolo nautico Gian Marco Patta che avvolge nella bandiera della società oristanese l'olimpionico. E poi Stefano corre verso la nonna, un abbraccio carico di amore mentre la signora stringe tra le mani il bronzo. La festa è appena iniziata.

La festa per Stefano Oppo al rientro a casa
La festa per Stefano Oppo al rientro a casa
La festa per Stefano Oppo al rientro a casa
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