Associazione eversiva, Meloni in barella davanti al gup di Brescia
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Un difensore ha fatto istanza di ricusazione del gup del Tribunale di Brescia che così ha aggiornato il procedimento a fine giugno, in attesa che si pronunci la Corte d'Appello della città lombarda.
È successo stamattina nel corso dell'udienza preliminare per l'associazione eversiva dell'ordine democratico e detenzione di armi da guerra che chiama fra i 48 indagati anche gli Indipendentisti di Terralba Doddore Meloni e Felice Pani.
Il primo è comparso in aula in barella perché le sue condizioni fisiche non gli consentivano di reggersi sulle gambe: detenuto nel carcere di Massama da 18 giorni, infatti, sta attuando lo sciopero della fame e della sete, con grande preoccupazione del suo difensore Cristina Puddu. Pani, difeso dall'avvocato Riccardo Floris, è accusato di aver costituito una associazione eversiva disposta a tutto per la indipendenza del Veneto.
Per lui il Pm aveva chiesto il rinvio a giudizio, mentre per Meloni, indagato per aver fatto parte della associazione, il proscioglimento.
La dichiarazione di Doddore prima di consegnarsi: