Una richiesta davvero insolita per la difesa, che ha chiesto il rinvio a giudizio per il suo assistito Doddore Meloni.

Mentre il pm ha sollecitato il proscioglimento. "E' successo esattamente questo stamattina a Brescia" spiega l'avvocato Cristina Puddu, difensore dell'indipendentista di Terralba.

Il gup del Tribunale della città lombarda era chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura al termine dell'inchiesta per associazione con finalità di terrorismo, eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra.

Fra i 48 indagati (veneti, lombardi, siciliani) ci sono anche gli indipendentisti di Terralba Doddore Meloni e Felice Pani (diifeso dal'avvocato Riccardo Floris): il primo è accusato di aver costituito un'associazione eversiva disposta a tutto per l'indipendenza del Veneto; il secondo, invece, di aver fatto parte dell'organizzazione.

Nel corso dell'udienza di oggi il giudice ha stabilito che la competenza per il procedimento è di Brescia, rigettando l'eccezione sollevata dalla difesa. A quel punto la parola è andata al pm, per la discussione delle 48 posizioni: per 35 indagati, compreso Pani, ha chiesto il rinvio a giudizio; mentre il proscioglimento per 13, compreso Meloni. Poi sono intervenuti i difensori, fra i quali l'avvocato Puddu che ha fatto un'istanza decisamente inconsueta: «Ho chiesto il processo per Meloni perché vorremmo che una sentenza metta fine a un procedimento dal quale sono nate ricadute giudiziarie gravi». Il giudice deciderà il 17 marzo.
© Riproduzione riservata