Il progetto dell’impianto termodinamico di San Quirico, alle porte di Oristano, viene bocciato anche da Italia Nostra e Wwf.

Dopo la decisa presa di posizione dei Consigli comunali di Oristano e Palmas Arborea, adesso le due associazioni ambientaliste criticano duramente l’iniziativa della San Quirico solar power che intende realizzare un impianto con pannelli solari e centrale a biomassa ai piedi del monte Arci.

I portavoce Graziano Bullegas e Carmelo Spada fanno notare che "la Giunta regionale qualche settimana fa ha dato il via libera al progetto che però è in netto contrasto con il Piano energetico e ambientale. Si tratta di una scelta incomprensibile e in contraddizione con le scelte fatte per progetti simili da realizzare però in altre zone dell’Isola".

Le associazioni ricordano che si tratta di un impianto industriale ubicato in aree agricole e che anche l’Enea, al tempo della presidenza Rubbia, aveva raccomandato che gli impianti termodinamici dovessero "venissero sistemati sopra terreni non altrimenti utilizzabili come le aree desertiche, le aree industriali dismesse o le discariche esaurite; tanto che il termodinamico solare è stato definito la "tecnologia del deserto".

Italia nostra e WWf ricordano inoltre che "l’impianto è incompatibile con le attività agricole e di allevamento".

Vengono inoltre contestati l’approvvigionamento di legna, il consumo idrico e per i rischi legati all’ambiente.
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