Sono due i cinghiali sinora abbattuti a Santa Cristina dopo l’ordinanza firmata dal sindaco di Paulilatino, Domenico Gallus, per fronte al problema sicurezza e alla tutela dei preziosissimi beni archeologici del sito.

Intere famiglie di cinghiali stanno infatti mettendo a serio rischio il patrimonio archeologico di Santa Cristina e l’incolumità delle persone. Da qui la decisione, sentite Prefettura e Questura,  di procedere con l’abbattimento controllato  degli ungulati.

Diverse le segnalazioni arrivate nell’ultimo mese in Municipio sulla presenza di branchi di cinghiali, anche quindici esemplari. Inevitabile la preoccupazione, tanto più che il sito archeologico è frequentatissimo da turisti soprattutto in questo periodo. I cinghiali hanno inoltre provocato dei danni ai muri perimetrali del pozzo sacro.

Nei giorni scorsi, in alcune notti stabilite, barracelli e un gruppo di persone abilitate al selecontrollo si sono appostate per abbattere i cinghiali. «In questo momento continuiamo ad osservare cosa accade. Dopodiché, a seconda di quello che verificheremo, procederemo ad una nuova battuta», spiega il sindaco Gallus.

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